Anche il primo trimestre del 2023 registra un trend negativo rispetto allo stesso periodo del 2022. Il calo del 6,2%, per un totale di 84.868 tonnellate avviate a corretto riciclo, è però totalmente determinato dal raggruppamento 3: sono infatti più di 8.000 le tonnellate di tv e monitor “mancanti”, un rallentamento dovuto alla conclusione dell’erogazione del Bonus tv, che aveva invece trainato la raccolta nel primo trimestre dell’anno precedente.
Positivo invece l’andamento di tutti gli altri raggruppamenti: R5 registra la crescita maggiore, +9,8%, dato particolarmente significativo se si considera il trend negativo a doppia cifra che ha caratterizzato il raggruppamento negli ultimi due anni. Segue R1 con +8,5%, chiudono R2 e R4, rispettivamente con +3,3% e +3%.
Raccolta per raggruppamento (ton)
Il rallentamento maggiore è registrato nelle regioni del Sud Italia, che con il -11,2% trainano la decrescita della raccolta. Meno negative le macroaree Nord e Centro, rispettivamente con -4,6% e -4%.
Considerando però l’andamento senza l’impatto negativo di R3 le tre macroaree mostrerebbero un andamento positivo: +4,0% a Nord, +6,4% nel Centro e +5,3% a Sud.
Raccolta per macroarea (ton)
Analizzando il dettaglio della raccolta presso le diverse tipologie di siti, emerge la crescita dell’incidenza dei centri di raccolta comunali (78,5% a fronte del 74,4% del 2022) mentre decresce leggermente quella dei luoghi di raggruppamento della distribuzione (21,4% rispetto al 25,6% dell’anno precedente). La raccolta delle altre tipologie di servizio si attesta allo 0,1%.
Approfondimento: i CdR sul territorio italiano (anno 2022)
Sono complessivamente 4.279 i centri di raccolta comunali dislocati nel nostro Paese. Il 58% si trova nelle regioni del Nord, il 15% nella macroarea Centro, il 27% al Sud.
Considerando la quantità di CdR ogni 100.000 abitanti il risultato è il seguente: 9 al Nord; 5 al Centro; 6 al Sud.
La cartina mostra la media Italia e la situazione regione per regione.
La macroarea Nord, caratterizzata da una maggiore disponibilità di infrastrutture, eccelle in quanto a volumi di RAEE raccolti: nel 2022 le regioni settentrionali hanno raccolto oltre il 50% del quantitativo nazionale, mantenendo così il primato raggiunto già negli anni precedenti.
Le macroaree Centro e Sud, a fronte di una minore presenza di strutture, vedono aumentare il contributo della raccolta effettuata da parte dei luoghi di raggruppamenti della distribuzione: lo scorso anno i rivenditori di AEE hanno ritirato rispettivamente il 25,9% e il 25,4% dei RAEE totali raccolti nelle macroaree, rispetto al 22,6% del Nord Italia.