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19 Aprile 2023

Prosegue il ciclo di incontri regionali sul tema dei RAEE

Seconda tappa: Regione Piemonte

Ha avuto luogo oggi presso il Palazzo della Regione Piemonte il secondo degli incontri organizzati in maniera sinergica dagli enti regionali con il Centro di Coordinamento RAEE incentrato sul tema della raccolta dei rifiuti elettronici. L’evento, aperto anche ai soggetti attivi nella gestione dei RAEE, ha avuto l’obiettivo di proporre spunti per accrescere i volumi di raccolta e promuovere la raccolta differenziata di queste apparecchiature tra i cittadini.

Al centro dell’appuntamento dal titolo “La gestione dei RAEE in Piemonte: incontro di presentazione dei risultati della raccolta dei rifiuti elettronici nel 2022” l’intervento dell’Assessore all’ambiente della Regione e quello del Direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE, Fabrizio Longoni.

Il Direttore generale ha fatto il punto sullo stato dell’arte della raccolta di rifiuti elettronici sul territorio regionale, evidenziandone criticità ma anche punti di forza. Nel 2022 la regione ha avviato a corretto riciclo 24.620 tonnellate di RAEE, in calo del -5,9% rispetto al 2021. La flessione è comunque migliore rispetto all’andamento nazionale (-6,2%) e molto più contenuta rispetto alla perdita registrata dall’area del Nord Italia (-8,6%). Si riduce di conseguenza (-4,8%) anche la raccolta pro capite, pari a 5,78 kg per abitante, valore ancora una volta di sotto sia della media dell’area di appartenenza (6,72 kg/ab) e di quella nazionale (6,12 kg/ab).

La riduzione dei volumi tocca quasi tutti i raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i rifiuti tecnologici, ma con percentuali inferiori a quelle registrate dai singoli raggruppamenti a livello nazionale. Fa eccezione freddo e clima (R1) la cui raccolta cresce dell’1,5%, per un totale di 7.453 tonnellate.

Per quanto riguarda la raccolta effettuata nelle singole province, la provincia di Torino raccoglie poco più del 47% dei quantitativi regionali di RAEE, precisamente 11.702 tonnellate. Secondo posto per la provincia di Cuneo con 3.753 tonnellate. La provincia di Verbano-Cusio-Ossola conferma il primato regionale pro capite, con 9,10 kg/ab, mentre la provincia di Asti è quella che registra il maggior incremento dei volumi raccolti rispetto al 2021: +40,5%.

Un’ulteriore analisi ha riguardato il contributo fornito dai centri di raccolta comunali (CdR) e dai luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR) alla raccolta dei RAEE: il 77,1% transita attraverso i CdR, il 22,8% dagli LdR. Questi ultimi hanno aumentato la raccolta dell’1% rispetto al 2021.
Particolare la gestione nella provincia di Torino, dove il 45,5% dei RAEE viene consegnato nei negozi di elettronica di consumo.

La raccolta dei RAEE in Piemonte presenta delle situazioni molto diverse tra provincia e provincia. La situazione di eccellenza del Verbano-Cusio-Ossola che registra una raccolta pro capite di oltre 9 chilogrammi è frutto di una raccolta equilibrata nei cinque raggruppamenti di cui oltre 2 chili pro ca-pite nei raggruppamenti 1, 2 e 4 e quasi 1,5 chili pro capite per R3” ha spiegato Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE.A questo dato si contrappongono le raccolte particolarmente esigue di Biella che nei raggruppamenti 1, 2, 3 e 5 riescono a realizzare rispettivamente solo il 57% in R1, il 28% in R2, il 60% in R3 e il 36% in R5 rispetto a quella del Verbano-Cusio-Ossola. In quest’ottica anche la provincia di Torino raccoglie solo il 20% pro capite nel raggruppamento 4 rispetto al “campione” regionale, mostrando quanto sia difficile ottenere buoni risultati nelle grandi città. Ecco perché la presenza di una provincia che stacca nettamente tutte le altre deve essere vista come una dimostrazione della possibilità di raggiungere risultati significativi, che per la regione si tradurrebbero in oltre 14.000 tonnellate di RAEE raccolti in più su base annua: complessivamente un aumento del 57% della raccolta regionale. Un obiettivo estremamente sfidante, ma anche un obiettivo molto remunerativo per i comuni o le società di gestione rifiuti presenti in regione”.

 

L’assessore regionale all’Ambiente ha evidenziato che a breve, in Consiglio regionale approderà la discussione del nuovo piano regionale dei rifiuti che spazia su vari aspetti, tra i quali, fondamentale, quello del recupero e del riciclo dei rifiuti nell’ottica del passaggio da un’economia lineare ad una circolare, con la creazione di una filiera che porterà non solo nuova impiantistica ma anche alla creazione di nuovi posti di lavoro. Si sta ragionando per creare in Piemonte un hub nazionale per il riciclo delle batterie al litio e dei pannelli fotovoltaici. Il Piemonte, nonostante il calo nazionale mostrato per la raccolta dei RAEE, mantiene comunque una posizione migliore rispetto alle altre regioni del Nord. La Regione ha un programma di investimento, che partirà inizialmente con i fondi del PNRR e con quelli del FESR. Sul PNRR, la forma più sostanziosa di investimento, la Regione Piemonte ottiene un grande risultato: su un totale di 150 milioni di euro stanziati a livello nazionale, infatti, poco meno di un quinto – ovvero 28,6 milioni di euro – ricadrà sulla nostra regione; fondi che saranno dedicati a potenziare la raccolta differenziata e realizzare, o implementare, nuovi centri di raccolta dei rifiuti, con specifica attenzione ai RAEE di provenienza domestica. Sul FESR (Fondi europei di sviluppo regionale), dove sono destinati 40 milioni di euro, l’obiettivo della Regione Piemonte è quello, entro il 2023, di far partire le misure per avviare bandi destinati all’economia circolare. Dei 40 milioni, 20 sono destinati alle tecnologie per migliorare il riciclo dei rifiuti e 20 per ridurre gli stessi e recuperare al meglio gli scarti.

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