I rifiuti elettronici sono attualmente il flusso di rifiuti in più rapida crescita al mondo. Secondo il Global E-waste Monitor (2020), nel 2019 sono stati prodotti circa 53,6 milioni di tonnellate di RAEE. Si stima che nel 2030 la quantità di rifiuti elettronici generati supererà i 74 milioni di tonnellate. Pertanto, la quantità globale di rifiuti elettronici sta aumentando a un ritmo allarmante di quasi due milioni di tonnellate all’anno.
Per contrastare questo fenomeno la Comunità Europea attraverso l’EIT Raw Materials ha sviluppato e finanziato il progetto #WEEE4Future.
Di cosa si tratta? Di un sito web (link: https://weee4future.eitrawmaterials.eu/it/homepage-it/) gestito da Sofies leading sustainability il cui obiettivo è favorire una maggiore conoscenza ed educazione sui RAEE e sull’importanza della loro corretta raccolta nelle famiglie europee, in special modo tra i ragazzi tra i 14 e i 24 anni. Al tempo stesso vuole incoraggiare e sostenere un numero crescente di persone a riciclare i loro vecchi elettrodomestici al fine di utilizzarli per nuove apparecchiature o altri oggetti e risparmiare risorse preziose per l’ambiente.
Avviato in Italia nel mese di ottobre, il web site punta a ingaggiare il maggior numero di famiglie in quattro paesi europei: Italia, Irlanda, Germania, Slovenia.
La pagina web spiega in maniera semplice e chiara cosa sono i RAEE e l’importanza del riciclo, successivamente invoglia gli utenti a cercare i rifiuti elettronici presenti in casa e li orienta nella ricerca dei centri o punti di raccolta più vicini.
La pagina internet si propone anche come strumento di supporto per gli insegnanti che vogliono portare questo tema nelle classi, fornendo loro moduli di educazione dedicati ai ragazzi con un test finale di apprendimento delle competenze acquisite.
Gli studenti potranno inoltre mappare le apparecchiature fuori uso nelle loro case utilizzando il calcolatore di rifiuti elettronici (e-waste calculator) per capire quali materiali vi sono all’interno.