Lo sviluppo di un Sistema Informativo integrato per la gestione di RAEE e RPA (rifiuti da pile e accumulatori) costituisce una novità, quali sono le sinergie che lo sviluppo congiunto ha permesso a vantaggio degli utenti?
Ritengo che lo sviluppo del Sistema integrato abbia portato evidenti vantaggi per gli utenti finali, che possono beneficiare dell’utilizzo di un unico set di credenziali per l’accesso e hanno a disposizione una sola interfaccia e procedure comuni per la gestione di due diverse tipologie di rifiuti. Credo che la realizzazione di una piattaforma tecnologica unica per due filiere distinte che hanno spesso proprie peculiarità sia davvero una novità importante. I fattori di differenza ci hanno stimolato a ricercare soluzioni durature, pensate non solo per la fase di sviluppo, ma adatte e adeguate anche alla gestione successiva. Il risultato è sicuramente frutto del lavoro di squadra da parte del CdC RAEE e del CDCNPA (Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori) durante tutto il periodo del progetto. In questa occasione desidero ringraziare in particolare Luca Tepsich, Segretario Generale del CDCNPA, per il lavoro sinergico che ci ha permesso di conseguire questo risultato.
Nel corso dello sviluppo del nuovo Sistema Informativo quali sono le criticità incontrate e come sono state affrontate?
Quando si lavora su un progetto di questo tipo si è consapevoli che ogni fase presenta le proprie criticità: dalla fase iniziale di analisi, in cui è stato fondamentale far comprendere le logiche su cui si fondano le nostre filiere ad un fornitore nuovo, alle fasi successive, come quella di collaudo caratterizzata da un ingente carico di lavoro. La prima criticità è stata gestita, da un lato, grazie alla selezione di un fornitore proattivo nel recepire le esigenze del cliente e orientato allo sviluppo di software “fatti su misura” e alla metodologia di “Continuous integration – Continuous deployment”, che lo hanno favorito nel rimettersi in gioco ogni volta in cui è stato necessario. Dall’altro, grazie al fondamentale apporto da parte dei Consorzi dei Produttori che in occasione di ogni incontro periodico ci hanno supportato e stimolato nel ricercare le soluzioni più adatte. A loro va il nostro ringraziamento. A questo proposito ritengo importante sottolineare che il progetto ha comportato modifiche anche ai Sistemi Informativi degli stessi Consorzi dei Produttori, con l’obiettivo di incrementare il livello qualitativo dei flussi informativi scambiati tra i CdC e i Consorzi stessi.
Con riferimento alla fase di collaudo, le difficoltà incontrate sono state superate soprattutto grazie al contributo dei team dei due Centri di Coordinamento e del Call Center. L’apporto di quest’ultimo è risultato indispensabile nel fornire importanti feedback spesso rappresentativi del punto di vista dell’utente finale.
Tra le criticità di carattere operativo, quella più significativa ha riguardato la migrazione dei dati anagrafici: è stato necessario effettuare un complesso lavoro di data cleansing delle due basi distinte appartenenti a ciascun CdC per poter giungere ad una unica anagrafica.
Quali sono le peculiarità del nuovo Sistema Informativo che favoriscono l’ottimizzazione dell’attività di gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici da parte degli utenti?
Innanzitutto, vorrei sottolineare che il nuovo sistema non ha introdotto particolari “rivoluzioni” rispetto al precedente: l’obiettivo è stato quello di adottare le soluzioni più adeguate alle difficoltà che si registravano sul precedente sistema, dovute anche ad una evidente cristallizzazione di procedure e tecnologie non più adatte alle nuove esigenze delle filiere. Una peculiarità rilevante è che il nuovo sistema fornisce ai tecnici dei due Centri di Coordinamento una maggior flessibilità nella gestione dei parametri di configurazione del sistema stesso, che ci rende autonomi dal fornitore con un evidente risparmio di costi.
Il Sistema Informativo continua a beneficiare di sviluppi e aggiornamenti anche successivamente alla sua messa online. Quali sono i prossimi step?
Attualmente stiamo lavorando ad alcune “change request” di basso impatto, coordinandoci con i Consorzi dei Produttori, mentre proseguono i lavori su due importanti aree applicative: la reportistica e il processo di certificazione degli impianti. Per la prima, l’acquisizione di specifiche competenze da parte di alcune risorse sia del CdC RAEE che del CDCNPA sul nuovo strumento di reportistica permetterà di rilasciare una soluzione innovativa in questo ambito, per la seconda è in corso la delicata fase di collaudo.
A sei mesi dal “go live” del sistema quali sono le performance raggiunte rispetto alle aspettative?
Le performance sono un aspetto che deve essere costantemente monitorato e possiamo affermare che abbiamo avuto un sensibile miglioramento. Spesso la mancata manutenzione anche di aree tecniche semplici, come ad esempio la dimensione dei log di sistema, può portare ad un rapido peggioramento dei tempi di risposta. Ad oggi siamo comunque soddisfatti e per quanto concerne le aspettative credo che un dato, in particolare, sia molto significativo: la riduzione dell’elaborazione dell’estratto conto trimestrale che da alcune ore – nei casi dei file di maggior dimensione – si è ridotto ad appena alcuni minuti.