Il Centro di Coordinamento traccia annualmente una prospettiva dell’evoluzione del sistema RAEE finalizzata a interpretare i futuri scenari e definire i propri obiettivi e le proprie attività con un orizzonte di medio periodo.
Il piano strategico per l’anno in corso, elaborato sulla base di un percorso intrapreso da alcuni anni, si fonda su sette punti cardine:
- revisione degli Accordi di programma per i CdR e gli LdR per il triennio 2025 – 2027
- comunicazione e sviluppo di relazioni istituzionali
- contrasto ai fenomeni del free-riding e dell’esportazione illegale dei RAEE
- sviluppo di relazioni finalizzate a revisioni della normativa
- attuazione dell’Accordo sul trattamento e dei controlli sulla filiera
- attuazione del Decreto sulla preparazione per il riutilizzo
- garanzia di condizioni omogenee per i consorziati
La totalità degli obiettivi strategici ha il fine primario di favorire la crescita dei volumi di RAEE avviati a corretto riciclo, nel rispetto della comune volontà dei produttori di AEE.
“Il Centro di Coordinamento RAEE fonda da sempre le proprie attività sui propri obiettivi strategici. L’identificazione delle priorità è insita nel ruolo stesso del Consorzio, senza le quali non avrebbe le basi per coordinare il sistema e mantenere proficue relazioni con tutti gli stakeholder”, afferma Fabrizio Longoni, direttore generale del CdC RAEE. “Gli obiettivi definiti nascono dall’attenta analisi sia del contesto interno, caratterizzato dalle condizioni previste dagli Accordi di programma e dalle esigenze dei soggetti che lo costituiscono, sia di quello esterno, dove intervengono le attività del legislatore e quelle delle altre filiere. In particolare, il piano strategico per l’anno in corso si innesta su un percorso intrapreso da alcuni anni e mira a interpretare i futuri scenari e gli impegni che possono derivarne, con un orizzonte di medio periodo. La condivisione dello stesso con gli attori della filiera consente al CdC di proporre una prospettiva dell’evoluzione del sistema RAEE e, in quest’ottica, stimolare lo svolgimento di attività congiunte e la nascita di nuove collaborazioni”.
Per una conoscenza dettagliata del piano strategico clicca qui.