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20 Marzo 2023

Al via il ciclo di incontri regionali sul tema dei RAEE

Prima tappa: Provincia Autonoma di Bolzano

Si è tenuto oggi a Palazzo Widmann, la sede della Provincia Autonoma di Bolzano, il primo degli incontri promossi in maniera sinergica dagli enti regionali con il Centro di Coordinamento RAEE incentrato sul tema della raccolta dei rifiuti elettronici. Obiettivo di questi appuntamenti è quello di dare vita ad un momento di confronto tra gli enti, aperto anche ai soggetti attivi nella raccolta dei rifiuti, e promuovere lo sviluppo di nuovi piani, progetti e azioni a favore della corretta gestione di questa tipologia di rifiuti.

Durante l’evento dal titolo “La gestione dei RAEE in provincia di Bolzano: incontro di presentazione dei risultati della raccolta dei rifiuti elettronici nel 2022” hanno avuto luogo gli interventi del Vicepresidente e Assessore all’ambiente e all’energia della Provincia Autonoma di Bolzano Giuliano Vettorato e del Direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE Fabrizio Longoni.

Il Direttore generale del CdC RAEE ha illustrato i risultati della raccolta dei RAEE conseguiti nella Provincia: nel 2022 Bolzano ha avviato a riciclo 3.219 tonnellate di rifiuti elettronici, suddivise nei cinque raggruppamenti: i maggiori quantitativi raccolti, pari a 1.132 tonnellate, sono quelli di elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici (R4). “Un risultato molto elevato motivato dalla capillarità della rete di raccolta” ha commentato.
Secondo posto con 899 tonnellate per i grandi bianchi (R2), seguiti da freddo e clima (R1) con 678 tonnellate. Il raggruppamento dei televisori e apparecchi con schermi (R3) raccoglie 486 tonnellate, mentre quello delle sorgenti luminose (R5) raggiunge le 25 tonnellate.

Longoni ha poi evidenziato come solo sette comuni della provincia raccolgano più di 100 tonnellate di RAEE con Vipiteno sul podio dei migliori assieme a Bolzano. “L’esempio di Vipiteno è particolarmente interessante perché il Comune ha una raccolta pro capite di quasi 17 kg/ab rispetto ai 6,04 kg/ab della provincia. È un risultato frutto di più azioni sinergiche che lo hanno reso attrattivo sul territorio. Ben venga una sana competizione tra Comuni così da favorire l’attrattività nella raccolta dei rifiuti elettronici e accrescere i volumi avviati a corretto riciclo”.

Un’ultima analisi ha riguardato il contributo fornito dai centri di raccolta comunali e dai luoghi di raggruppamento della distribuzione alla raccolta dei RAEE: a Bolzano i rifiuti elettronici vengono portati quasi esclusivamente nei CdR e solo il 5% dei volumi transita dagli LdR della distribuzione. “Dai nostri dati emerge che i primi 10 soggetti per volumi che si occupano della raccolta dei RAEE in provincia di Bolzano sono esclusivamente centri di raccolta comunali o aziende municipalizzate della raccolta rifiuti che complessivamente raccolgono il 51% dei volumi complessivi” ha sottolineato Longoni. “Bisognerebbe capire perché i cittadini di questa provincia si rivolgono quasi esclusivamente alle isole ecologiche e perché la distribuzione ha un ruolo così marginale nonostante sia anch’essa un soggetto direttamente coinvolto nella raccolta dei RAEE”.

L’Assessore all’ambiente e all’energia della Provincia autonoma di Bolzano ha dichiarato: “Siamo contenti di collaborare con il Centro di Coordinamento RAEE e con tutte le realtà che hanno a cuore l’aspetto ambientale. Penso di poter dire che la visione altoatesina sulla raccolta differenziata in generale sia stata lungimirante. Guardando indietro nel tempo, nel 1993 la Provincia di Bolzano si era prefissata l’ambizioso obiettivo di arrivare nel 2000 ad avere una quota di raccolta differenziata del 30%, poiché era già chiaro allora che fosse necessario trasformare i rifiuti in risorse secondo quanto adesso è definito economia circolare. Direi che l’obiettivo sia stato raggiunto e si stia continuando nella giusta direzione, perché la nostra quota di raccolta differenziata è ora al 69%, grazie anche agli 81 centri di riciclaggio sul territorio e alle campagne di sensibilizzazione a cui tengo molto. Ciò conferma un pensiero su cui insisto sempre molto: la transizione ecologica non si può imporre. Dev’essere vissuta e sentita, per questo motivo continuiamo a sensibilizzare su questo tema”.

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