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27 Ottobre 2022

A tu per tu con Carlo Samori, Rappresentante unico Industria per il programma RAEE, sugli accordi di programma

Il nuovo documento che regola le condizioni di ritiro dei RAEE presso i centri di raccolta comunali in vigore dallo scorso 1° ottobre presenta alcune importanti novità. Quali sono i principali elementi introdotti a beneficio del sistema per il triennio 2022 – 2024?

Il nuovo accordo di programma rivoluziona i principi di incentivazione della raccolta dei RAEE. Le principali novità sono legate alla valutazione della performance di ogni singolo Comune italiano, all’incremento continuo dei livelli di efficienza e al focus sulla microraccolta. Per la prima volta, infatti, i singoli Comuni saranno premiati in base ai risultati e non alla performance generica del “sistema Italia”: il principio è quello di riconoscere premi maggiori ai Comuni più virtuosi. Oltre ai criteri minimi più stringenti per accedere alla nuova premialità, i Comuni dovranno attivare la microraccolta, decisiva per promuovere la raccolta di alcuni raggruppamenti, in particolare R4 e R5. I Comuni che rispettano i prerequisiti accedono a una nuova scala progressiva di premi efficienza che prende in considerazione i chili di RAEE per abitante raccolti nell’anno precedente: il valore economico riconosciuto aumenta per ogni chilo in più raccolto a partire da 6 kg di RAEE per abitante, che è l’attuale media italiana, fino a 12 kg per abitante, che è il target europeo. Ma l’aspetto più interessante è che il valore massimo della scala economica raggiungerà nel 2024 il doppio del valore degli attuali premi di efficienza, per chi toccherà i target europei nel 2023.
Per la prima volta, inoltre, è stato introdotto il principio dell’incremento continuo dei livelli di efficienza: nel 2024 la scala di premialità si alzerà di 1 kg di RAEE raccolto in più per abitante e quindi l’accesso ai premi di efficienza incrementati avrà inizio da 7 kg per abitante per arrivare a 13 kg per abitante.
Considerato il ritardo di alcuni raggruppamenti nella crescita dei volumi e con l’obiettivo di stimolare i Comuni che non hanno mai implementato attività di microraccolta, per la prima volta è stato costituito un fondo dedicato alla realizzazione di attività di microraccolta dei piccoli RAEE che incentivi pratiche di gestione capillari e innovative dei rifiuti elettronici.

I Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche hanno siglato l’accordo insieme ad ANCI, alle aziende della raccolta e al CdC RAEE. Quali sono le aspettative nei confronti dei ruoli delle controparti al fine di dare piena applicazione a quanto previsto dal documento?

L’accordo è stato siglato con la piena soddisfazione di tutte le parti. Ognuna di esse riveste un ruolo diverso, definito nel documento, per renderne efficaci i contenuti. Risulta fondamentale informare sul nuovo accordo, e questo vale per tutti i soggetti coinvolti: l’ANCI deve comunicare il nuovo meccanismo incentivante e spingere i Comuni a coglierne l’utilità, come parte attiva e non passiva nella raccolta. Allo stesso modo, un ruolo altrettanto centrale per la sua comunicazione spetta alle aziende di raccolta e al CdC RAEE, attori fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi dell’accordo.

Il D. Lgs. 49/2014 prevede anche la stipula dell’accordo di programma che regola le condizioni di ritiro dei RAEE presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione. Quali sono le aspettative in merito al rinnovo di questo documento?

Vogliamo interpretare l’accordo con la distribuzione tenendo fede agli stessi principi: efficienza, miglioramento continuo dei livelli di raccolta, capillarità. La trattativa è ancora in corso, la distribuzione sta già pensando ad una gestione della raccolta dei RAEE basata sui medesimi principi, siamo quindi ottimisti perché “giochiamo” assieme nella stessa squadra, con gli stessi obiettivi.

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